Author: Wisal Tayebi
Committee: Academic Committee
Date: 26/07/2024

Il 16 luglio 2024 la Commissione Europea con la decisione 2024/1952 ha confermato la partecipazione della Svezia alla Procura Europea (EPPO: European Public Prosecutor’s Office), come precedentemente notificato lo scorso 5 giugno. L’ingresso di questo stato porta il numero di Stati membri a 24, mentre risultano ancora mancanti Ungheria e Irlanda. Tuttavia, le indagini, del procuratore europeo svedese, potranno iniziare solo dopo la sua nomina da parte del Consiglio, processo che si prevede avverrà in autunno.

La graduale adesione degli Stati membri ad EPPO concretizza a pieno la “teoria dei piccoli passi” formulata da Jean Monnet, secondo la quale l’integrazione europea deve avvenire gradualmente attraverso progressi incrementali e concreti che con il tempo portano ad una maggiore coesione europea. Per questo motivo ogni nuova adesione rappresenta un passo in avanti nel processo di integrazione andando non solo a consolidare le capacità della Procura, ma ampliandole anche.

Bisogna inoltre sottolineare che l’ingresso della Svezia nella Procura europea porterà benefici significativi. Da un lato, garantirà una maggiore efficienza nella lotta alla criminalità finanziare quali frodi, corruzione e riciclaggio di denaro a danno dell’UE, grazie ad un accesso semplificato a informazioni e risorse necessarie per indagare su casi transnazionali. Dall’altro permetterà anche alla Svezia di dotarsi di ulteriori risorse e strumenti per combattere tali crimini anche sul proprio territorio.

In conclusione, l’adesione all’EPPO rappresenta un passo significativo verso una maggiore integrazione europea nella lotta contro la criminalità finanziaria. Inoltre, l’aumento del numero di Stati membri e il rafforzamento del ruolo della Procura, come istituzione fondamentale per la protezione degli interessi dell’UE, potrebbe velocizzare il processo di adesione per gli Stati ancora non aderenti.

0
Would love your thoughts, please comment.x