Author: Mariagiusi Calabrò
Committee: Media Committee
Date: 08/11/2024

Un colpo significativo per l’Italia e la Regione Lombardia è stato registrato a fronte delle indagini portate avanti su richiesta dell’EPPO, e che hanno condotto a perqusizioni nelle sedi milanesi e romane di Ernst & Young (EY). La nota società di consulenza, famosa in tutto il mondo per i servizi di organizzazione contabile, assistenza fiscale e legale, è stata infatti sottoposta a indagine per via di presunte irregolarità di appalti relativi a contratti di consulenza finanziati dall’Unione Europea.
Nello specifico, l’indagine, delegata alla Guardia di Finanza, si è concentrata su 12 dei 18 progetti vinti da 6 dipendenti di E&Y – al momento sotto indagine -, e finanziati dal Fondo Sociale Europeo (FSE) e dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) tra il 2019 e il 2023, per un valore superiore a €10 milioni. I progetti al centro dell’attenzione erano stati destinati a fornire consulenza alla Regione Lombardia sull’uso dei fondi europei, includendo l’assistenza tecnica e l’accesso a strumenti di formazione.
Il sospetto, secondo la Procura Europea, è che E&Y abbia fornito dati inattendibili in fase di selezione, portando uno stesso team di consulenti a essere scelto in più gare d’appalto, sollevando in tal modo la preoccupazione di possibile sovrapposizione di incarichi. Tale sovrapposizione, infatti, non sarebbe altro che il segnale di un quatitativo di ore lavorative superiore a quanto effettivamente realizzabile in un mese, simbolo quindi di possibili pratiche fraudolente.
L’indagine ha notevolmente attirato l’attenzione mediatica, non solo per via della rilevanza di E&Y, ma per le implicazioni sulla governace dell’Unione Europea, e la reputazione delle istituzioni pubbliche coinvolte a fronte del sempre più comune uso improprio di fondi europei destinati allo sviluppo regionale ed economico.
Tuttavia, questo non è certamente il primo caso di abuso dei fondi da parte delle istituzioni pubbliche, ma è solo uno tra i tanti. Un recente caso emblematico di corruzione è, senz’ombra di dubbio, quello relativo alle gare di appalto per la costruzione della Diga di Genova, basata sui finanziamenti ottenuti dal PNRR per un valore pari a €1.3 miliardi. L’indagine, condotta dalla Procura Europea con la collaborazione della Guardia di Finanza, ha visto coinvolti l’ex presidente della regione Liguria, Giovanni Toti e l’imprenditore portuale Aldo Spinelli. Dalle intercettazioni telefoniche tra i due – ottenute nel settembre del 2021 – era infatti emerso come l’ex presidente fosse già a conoscenza del consorzio vincente (Webuild, Fincantieri, Fincosit e Sidra) otto mesi prima dell’effettivo avvio della gara d’appalto.

Inoltre, la gara d’appalto era già stata oggetto dell’intervento dell’Anac, Autorità anticorruzione, che aveva contestato all’Autorità portuale le procedure per l’assegnazione dell’appalto, segnalando un serie di anomalie.
Nonostante ciò, è evidente come vi sia un bisogno concreto ed effettivo di protezione dei fondi europei, ormai diventati un sempre più comune target di azioni fraudolente. La Procura Europea (EPPO) rappresenta quindi l’organo necessario per assicurare l’effettiva salvaguardia non solo delle finanze Europee, ma degli stessi valori democratici di integrità e trasparenza delle istituzioni pubbliche.
Ancora una volta la Procura Europea (EPPO) ha dimostrato di aver un ruolo centrale nel portare allo scoperto tali meccanismi fraudolenti, evidenziando l’importanza della legalità, e trasparenza all’interno della gestione pubblica e dell’’Unione Europea. Tali frodi infatti non solo hanno un impatto diretto sulle finanze pubbliche e gli interessi dell’Unione, portando a perdite significative, ma riguardano temi cruciali per la protezione dello Stato di Diritto, quali la corruzione e l’integrità delle istituzioni pubbliche. Di conseguenza, l’intervento della Procura Europea rappresenta quindi un significativo passo avanti verso la promozione di una maggiore giustizia e trasparenza nelle procedure di appalto pubbliche a livello europeo, e quindi nella garanzia di uno Stato di diritto effettivo.
Il ruolo della Procura, in collaborazione con la Guardia di Finanza – un modello per gli altri paesi europei -, inizia quindi a trovare uno spazio sempre più rilevante all’interno dei media. Si registra, quindi, un crescente interesse dell’opinione pubblica in merito all’operato dell’EPPO nel prevenire e contrastare frodi. La nuova e maggiore visibilità che l’EPPO sta iniziando ad acquisire sottolinea non solo l’interesse pubblico, ma contribuisce a consolidare la Procura Europea come una figura di spicco nel sistema di giustizia Europeo, mettendo in risalto il suo positivo impatto.

Fonti

Siravo, A. (15 Ottobre 2024 ). Appalti “truccati” per consulenze a Ernst&Young, la Procura europea ordina perquisizioni anche in Regione Lom. La Stampa. https://www.lastampa.it/cronaca/2024/10/15/news/appalti_truccati_consulenze_ernestyoung_ perquisizioni_regione_lombardia-14719275/
Italy: Searches in fraud investigation in the region of Lombardy | European Public Prosecutor’s Office. (15 Ottobre 2024). https://www.eppo.europa.eu/en/media/news/italy-searches-fraud-investigation-region-lombar dy
Ansa, R. (21 Agosto 2024). ++ Diga Genova, procura europea indaga per turbativa d’asta ++. ANSA.it. https://www.ansa.it/amp/liguria/notizie/2024/08/21/-diga-genova-procura-europea-indaga-per -turbativa-dasta-_dc3da42d-5fbf-4546-a473-b11712651c4c.html
Preve, M. (2 Novembre 2023) Appalto per la maxi Diga, la Procura Europea indaga su gara e varianti a tutela del miliardo e 300 milioni di….. La Repubblica. https://genova.repubblica.it/cronaca/2023/11/02/news/appalto_per_la_maxi_diga_la_procura _europea_indaga_su_gara_e_varianti_a_tutela_del_miliardo_e_300_milioni_di_fondi_pnrr-4 19352170/amp/

 

 

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