Author: Federico Cappuccio, Mariagiusi Calabrò
Committee: EPPO & Immigration Committee. Agricultural and Environmental Frauds Committee.
Date: 24/11/2024
Il 23 ottobre 2024, nell’ambito della sessione autunnale delle lauree magistrali presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, sono state discusse le seguenti tesi di laurea: “La Procura Europea, le illecite sottrazioni di fondi europei destinati alle politiche migratorie e la tutela dello Stato di diritto” e “A Greener and Safer Europe: Broadening the EPPO’s Mandate’’, rispettivamente dei candidati Federico Cappuccio e Mariagiusi Calabrò, con la supervisione della Prof.ssa Benedetta Ubertazzi.
L’analisi del candidato Federico Cappuccio si è focalizzata sugli abusi di fondi legati al settore dell’immigrazione. Nella sua trattazione, è stato approfondito il ruolo della Procura Europea come “protettrice” degli interessi finanziari dell’Unione Europea, che garantisce la tutela penale contro lo sviamento illecito di tali fondi. Inoltre, è stato esaminato il meccanismo di condizionalità previsto dal Regolamento (UE) 2020/2092, che consente alla Commissione Europea di proporre, e al Consiglio di approvare, la sospensione dell’accesso ai fondi europei per gli Stati membri che violano i principi dello Stato di diritto. Questo aspetto è cruciale per le politiche migratorie, in quanto una gestione inadeguata dei fondi destinati a tali politiche può danneggiare il bilancio dell’Unione e compromettere i diritti fondamentali di persone vulnerabili come i migranti.
L’interesse verso questo tema è nato dalla partecipazione di Cappuccio al Progetto STEPPO, coordinato dalla Prof.ssa Ubertazzi, durante il quale ha collaborato nel comitato “EPPO e Immigrazione” insieme al Procuratore Europeo Delegato Francesco Testa e al Dott. Luca Ferro della Prefettura di Milano. Durante la discussione è stata evidenziata la difficoltà di reperire informazioni sulle numerose indagini avviate dall’EPPO nel settore dell’immigrazione, la maggior parte delle quali coperte dall’obbligo di riservatezza ex art. 108 del Regolamento (UE) 2017/1939. La discussione si è conclusa con l’auspicio che EPPO, possa in futuro concedere maggiori informazioni inerenti a questo delicato settore, affinché si comprenda l’importanza del suo operato finalizzato al recupero di somme frodate ai danni dell’Unione Europea.
La tesi della candidata Mariagiusi Calabrò ha esplorato il potenziale ampliamento del mandato della Procura Europea per includere i crimini ambientali e i reati di terrorismo. Calabrò ha analizzato come l’inclusione dei crimini ambientali nel mandato dell’EPPO possa rappresentare una risposta efficace alle minacce ecologiche transnazionali, che richiedono un intervento coordinato. Durante la discussione è stata presentata una panoramica del quadro legislativo europeo in merito alla protezione ambientale, evidenziando il ruolo di Europol ed Eurojust e facendo riferimento alla Direttiva sui Crimini Ambientali (UE) 2024/1203. La trattazione ha inoltre esaminato i casi di frode ambientale investigati dalla Procura Europea, sottolineando il contributo dell’EPPO alla salvaguardia ambientale nell’ambito del Green Deal.
L’interesse della candidata verso questa tematica è stato alimentato dalla partecipazione al comitato “EPPO e Agricoltura” del centro STEPPO, il quale mira a divulgare l’operato dell’EPPO nel contrasto alle frodi agricole e ambientali. Infine, la trattazione si è soffermata sul contrasto al terrorismo, analizzando il ruolo delle agenzie europee e le misure legislative vigenti, sottolineando come l’EPPO, grazie alle sue competenze transfrontaliere, possa intervenire laddove le autorità nazionali risultano limitate. Lo studio evidenzia l’importanza di ampliare il mandato dell’EPPO per affrontare crimini che non conoscono confini, come quelli ambientali e il terrorismo, suggerendo l’urgenza di un intervento europeo coordinato in tali settori.