Author: Nadia Mangiardi Fontana
Committee: National Institutions Committee
Date: 07/02/2025
Un’importante indagine condotta dall’European Public Prosecutor’s Office (EPPO), con il supporto delle forze di polizia italiane e di altri paesi europei, ha portato a 43 arresti e al congelamento di oltre 520 milioni di euro legati a una vasta frode IVA. Il caso, che ha coinvolto diversi gruppi mafiosi, dimostra come la criminalità organizzata possa infiltrarsi in settori economici legittimi, utilizzando sofisticate tecniche per frodare l’Unione Europea e danneggiare i bilanci nazionali[1].
Indice articolo
1.1 L’Indagine “Moby Dick”: Un Colpo alla Mafia Economica
1.2 Misure di Congelamento e Sequestro
1.3 I 43 Arresti e le Prospettive Future
1.4 Il Ruolo delle Forze di Polizia e di Europol
1.5 Un Segnale per la Lotta alla Criminalità Organizzata
1.1 L’Indagine “Moby Dick”: Un Colpo alla Mafia Economica
La complessa operazione, denominata “Moby Dick”, ha avuto inizio nel 2020, e ha coinvolto ben 160 perquisizioni in oltre 10 paesi, tra cui Bulgaria, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Slovacchia e Spagna. Sono stati identificati 195 sospettati e 400 aziende coinvolte, con un giro d’affari che ha superato 1,3 miliardi di euro.
Il cuore della frode è costituito dalle “frodi carosello”, un meccanismo sofisticato con cui le organizzazioni criminali eludono il sistema IVA. Le frodi carosello si verificano quando i beni acquistati senza IVA vengono rivenduti, ma senza che l’imposta venga versata allo stato. In questo caso, l’attività criminosa riguardava principalmente la vendita di dispositivi elettronici, come AirPods, laptop e altri prodotti tecnologici.
Secondo l’EPPO, il livello di organizzazione e di efficienza di questa rete criminale è stato senza precedenti, tanto che l’indagine ha dovuto affrontare ostacoli significativi, tra cui l’influenza della mafia nell’interno della stessa organizzazione. Questo aspetto mafioso si è rivelato cruciale anche per risolvere i conflitti interni tra i membri del gruppo, suggerendo che dietro la frode ci fosse un sistema di potere che rifletteva le dinamiche delle organizzazioni criminali tradizionali[2].
1.2 Misure di Congelamento e Sequestro
Un elemento significativo dell’operazione è stato il sequestro di beni e il congelamento di fondi, con l’obiettivo di risarcire i danni economici causati dalla frode all’UE e ai bilanci nazionali. Solo in Italia, le autorità hanno confiscato 129 conti correnti bancari, 192 immobili, e numerosi beni di lusso, tra cui 44 auto e barche. Questo tipo di misure mira non solo a colpire le finanze delle organizzazioni criminali, ma anche a impedire loro di reinvestire i guadagni illeciti in altre attività[3].
1.3 I 43 Arresti e le Prospettive Future
Tra i 195 indagati, 43 sono stati arrestati, con 34 che finiranno in carcere e 9 agli arresti domiciliari. Inoltre, l’EPPO ha emesso sette mandati di arresto europei, estendendo l’azione di polizia oltre i confini dell’Unione Europea, in paesi come la Bulgaria, la Repubblica Ceca, i Paesi Bassi e la Spagna. Altri quattro indagati sono stati sottoposti a un divieto temporaneo di esercitare attività commerciali.
Questa indagine non solo ha messo in luce la portata della frode IVA, ma ha anche evidenziato come la criminalità organizzata sia in grado di operare in ambito internazionale, sfruttando le discrepanze tra i vari sistemi fiscali nazionali per creare un circuito parallelo di guadagni illeciti. L’operazione dimostra la crescente efficienza dell’EPPO, che ha ormai consolidato la sua capacità di operare in maniera coordinata e rapida attraverso le giurisdizioni europee e non solo[4].
1.4 Il Ruolo delle Forze di Polizia e di Europol
L’inchiesta è stata condotta dalla Guardia di Finanza di Varese, che ha collaborato con la Polizia di Stato, in particolare con la Squadra Mobile di Palermo e il Servizio Centrale Operativo. L’EPPO ha supervisionato l’intero processo, coordinando le forze di polizia e le agenzie di giustizia di vari paesi. Il supporto di Europol e delle agenzie nazionali ha consentito di tracciare le operazioni su scala internazionale, coinvolgendo esperti investigativi da più paesi.
Le forze di polizia hanno dovuto affrontare non solo la complessità tecnica della frode, ma anche le difficoltà legate alla presenza di gruppi mafiosi che cercavano di proteggere i propri interessi attraverso intimidazioni e violenze. Nonostante ciò, l’operazione ha dimostrato la determinazione delle autorità nell’affrontare fenomeni criminali sempre più globalizzati e interconnessi[5].
1.5 Un Segnale per la Lotta alla Criminalità Organizzata
Questa operazione costituisce un importante passo avanti nella lotta contro la criminalità organizzata e la frode fiscale su scala europea. La capacità delle autorità di investigare e rispondere in modo coordinato a crimini complessi e transnazionali è fondamentale per la protezione dei bilanci pubblici e per la sicurezza economica dei cittadini.
Tuttavia, l’operazione “Moby Dick” evidenzia anche una sfida crescente: quella di affrontare il crimine economico che si muove rapidamente attraverso confini e giurisdizioni. La risposta dell’UE, unita nella lotta contro la criminalità, deve essere ancora più forte e mirata per prevenire nuove forme di elusione fiscale e di frode, che possono mettere a rischio il benessere economico dell’intera Unione.
[1] MilanoToday. (2024, 14 novembre). Fatture false per oltre un miliardo, maxi operazione con 43 arresti tra Milano e Palermo. MilanoToday. https://www.milanotoday.it/cronaca/operazione-moby-dick-arresti.html
[2] TGR. (2024, 14 novembre). Operazione “Moby Dick”, 47 misure per frode fiscale e reati di mafia tra Lombardia e Sicilia. https://www.tgr.rai.it
[3] Investigations & Activities Committee. (2024, 3 dicembre). Indagine “Moby Dick”: la frode fiscale da 520 milioni che svela i legami tra le mafie europee.
[4] FoggiaToday. (2024, 6 dicembre). Operazione ‘Moby Dick’, scarcerati i fratelli Vito e Gianfranco Colamussi di Orta Nova. FoggiaToday. https://www.foggiatoday.it/cronaca/orta-nova-scarcerati-vito-gianfranco-colamussi-operazione-moby-dick.html
[5] Fisco. (2024, 23 novembre). IVA: meccanismi applicativi delle frodi carosello. Evasione Fiscale.