Author: Samuel Bolis
Committee: Agricultural and enviromental fraud
Date: 12/11/2023
È dei primi di novembre la notizia che i magistrati della sede EPPO di Palermo hanno presentato la richiesta di rinvio a giudizio di 56 persone fisiche e di 2 società con l’incriminazione – ma siamo nella fase dell’udienza preliminare e pertanto deve essere fatta salva la presunzione di innocenza nei loro confronti – per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione ed alla frode nel settore dei fondi agricoli in Sicilia. Attualmente sono in essere le seguenti misure cautelari: 12 ordinanze di arresti domiciliari, 10 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria e circa 2,5 milioni di euro sotto sequestro preventivo.
In estrema sintesi l’indagine, condotta dalla Guardia di Finanza siciliana e che ha portato ai primi arresti e sequestri già nel giugno 2022, ha fatto emergere l’esistenza di un sodalizio criminale organizzato in grado di pilotare le decisioni al fine di consentire a società private operanti nel circondario di Palermo di ricevere finanziamenti agricoli da fonti comunitarie e nazionali, nell’ambito del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) dell’UE.
In particolare, sono stati raccolti gravi indizi del fatto che gli indagati hanno esercitato un’influenza indebita sul processo decisionale dei funzionari pubblici dell’Ispettorato provinciale dell’agricoltura (IPA) della regione siciliana, facendo in modo che ai propri clienti venisse concessa una percentuale sproporzionatamente alta di richieste di finanziamento, con un conseguente significativo guadagno finanziario per i membri del sodalizio.
Secondo l’indagine, i funzionari pubblici dell’IPA, responsabili della valutazione dell’ammissibilità delle richieste di finanziamento, hanno sistematicamente favorito ulteriori uffici tecnici, tra cui quelli di agronomi e ingegneri, durante le fasi di elaborazione e amministrazione delle domande di finanziamento.
È di estremo interesse rilevare come EPPO abbia in questo caso potuto procedere anche in ordine ad ulteriori reati non rientranti nel novero della sua “competenza materiale” (ovvero i reati lesivi degli interessi finanziari della UE, per come richiamati dall’art. 22 del Regolamento 2017/1939/UE): si tratta di reati contro la pubblica amministrazione quali la corruzione, l’abuso d’ufficio, la rivelazione di segreti d’ufficio, la falsificazione materiale/ideologica di documenti pubblici, la soppressione, l’occultamento e la distruzione di documenti pubblici.
La particolarità consiste nel fatto che alcuni di questi reati, come la corruzione, presentano indubbiamente una pena edittale superiore a quella prevista per i reati di frode finanziaria; per attribuire la competenza ad EPPO si è dunque ritenuto in questo caso di applicare l’esegesi ermeneutica contenuta nel considerando 56 del Regolamento secondo cui EPPO ha “il diritto di esercitare competenza anche nei casi di reati indissolubilmente connessi in cui il reato che lede gli interessi finanziari dell’Unione non sia prevalente in termini di livello delle sanzioni, ma l’altro reato indissolubilmente connesso sia ritenuto di carattere accessorio poiché meramente strumentale al reato che lede gli interessi finanziari dell’Unione, in particolare qualora tale altro reato sia stato commesso principalmente al fine di creare le condizioni per commettere il reato che lede gli interessi finanziari dell’Unione, come un reato strettamente finalizzato a procurarsi i mezzi materiali o giuridici per commettere il reato che lede gli interessi finanziari dell’Unione o per assicurarsi il relativo profitto o prodotto”.
Quest’indagine comprova quindi un consolidamento della capacità di EPPO di operare efficacemente in contesti investigativi complessi connotati dalla molteplicità delle condotte illecite poste in essere con il fine ultimo di depauperare il bilancio unionale.
Committee: Agricultural and enviromental fraud
Facing and contrasting frauds that occur in the Common Agricultural Policy field
Chair: Prof. Maria Esther Muniz Espada
Vice Chair: Samuel Bolis