Author: Manco Giulia, Matuskova Milina, Monaco Annarita, Riillo Monica, Vanelli Chiara
Committee: Media Committee
Date: 16/01/2024

Lo scorso 31 gennaio la Guardia di Finanza ha eseguito un sequestro preventivo a Palermo, richiesto dall’European Public Prosecutor’s Office (EPPO), di oltre 7 milioni di euro; una somma non trascurabile, eppure, quante testate giornalistiche ne hanno parlato? Su giornali locali, quali Palermotoday e Sicilia news sono disponibili diversi articoli, ma uno solo su Rai news.

Uno tra numerosi casi, in cui le indagini svolte da EPPO (che nel 2022 ha condotto, per quanto riguarda l’Italia, attività investigative su 66 frodi Iva per 2,7 miliardi di euro) non hanno ricevuto la dovuta attenzione mediatica. Perché a fronte di questi numeri se ne parla così poco?

Prima di indagare le ragioni di questa limitata visibilità, occorre rispondere ad un’altra domanda: cos’è l’EPPO? LEPPO è un organo incaricato di indagare, perseguire e portare a giudizio i reati che ledono gli interessi finanziari dell’UE. La Procura europea ha sede a Lussemburgo, conta 22 Stati membri ed è guidata dal Procuratore capo europeo Laura Codruta Kövesi.

EPPO è nata il 1 giugno del 2021, meno di tre anni fa. Nonostante i risultati finora raggiunti, EPPO non ha ancora una storia. Affinché la condivisione mediatica delle indagini che EPPO svolge aumenti, è in primo luogo essenziale conoscere questo organo; lo scorso 30 novembre, durante il convegno “la Procura europea e le nuove sfide del procedimento penale”, presso la Camera Penale di Roma, Cesare Gai, segretario della suddetta Camera, ha definito l’argomento oggetto del convegno “di nicchia”, ammettendo di avere una conoscenza limitata della materia. Il convegno, per favorire una maggiore comprensione, è stato strutturato sulla base di domande e risposte relative a questa nuova forma di cooperazione rafforzata, a seguito di un’introduzione iniziale, svolta dall’avvocato Petra Gay, che ha presentato questo nuovo organo, sottolineando il periodo storico in cui è divenuto operativo, ovvero il periodo pandemico, momento che ha inciso sull’attenzione rivolta alla Procura europea.

Come cambiare questa situazione?

Per avvicinare la Procura Europa e le tematiche trattate ai cittadini-contribuenti Ue, è necessario rendere l’organo più accessibile, conoscibile e riconoscibile, cercando così di ridurre la distanza che i cittadini percepiscono tra se’ e tutto ciò che è europeo. In tale prospettiva, occorre sollecitare, nei contesti adeguati, una semplificazione del linguaggio, in modo tale da garantire la massima comprensione di quelli che sono gli obiettivi, le funzioni e le attività svolte dall’EPPO.

Per agevolarne la conoscenza, soprattutto da parte delle nuove generazioni, è raccomandabile un incremento della presenza di EPPO sui social media, quali TikTok (che vanta oltre 150 milioni di utenti in Europa) o Instagram (con più di 250 milioni di utenti in Europa), mediante la creazione di account ufficiali.

Esempio del possibile account Instagram di EPPO:

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