Author: Marina Palmulli
Committee: Real Estate Committee
Data: 19/7/2024

Giusto un paio di mesi fa, abbiamo ricordato quanto la figura, l’esempio, il lavoro di Giovanni Falcone siano stati di stimolo per l’azione dell’Unione Europea e quanto siano presenti nella determinazione di EPPO nel portare avanti la propria attività di contrasto ai crimini che danneggiano gli interessi finanziari dell’UE. Accanto a Falcone c’era un piccolo gruppo di uomini eccezionali, tra cui l’amico fraterno di Falcone, Paolo Borsellino, e mi sembra doveroso oggi ricordare quello che anche lui aveva immaginato e proposto e che oggi EPPO ha raccolto come eredità.

Ho letto le trascrizioni delle diverse audizioni che il giudice Paolo Borsellino, e altri colleghi del pool palermitano ideato da Rocco Chinnici e poi coordinato da Antonino Caponnetto, a partire dagli anni ’80, ha avuto nel periodo della sua attività tra Palermo e Marsala presso la Commissione Parlamentare antimafia. Al di là di fatti contingenti le indagini e i processi in corso in quegli anni, Paolo Borsellino descrive una situazione lavorativa priva di strumenti e risorse che, sicuramente anche grazie al suo contributo, oggi fortunatamente è mutata, e i desiderata di un magistrato cui premeva solo fare il suo dovere e adempiere al meglio al suo mandato, sono divenuti realtà in un contesto sovranazionale, quello europeo.

Il pool di cui Paolo Borsellino faceva parte assieme a Giovanni Falcone e altri magistrati, è riuscito a ricostruire, reti, connessioni, alleanze che andavano al di là della criminalità organizzata locale o regionale, al di là dei confini nazionali. Se proviamo a ripensare le difficoltà esposte in quelle audizioni e la realtà di oggi, davvero un altro pianeta! Oggi ci può sembrare una banalità, perché oggi è realtà consolidata, ma allora anche solo avere a disposizione un semplice computer, che nel 1984 Paolo Borsellino indicava come indispensabile per raccogliere la mole di dati delle indagini per poterli poi organizzare per gli incartamenti necessari ai processi, era un problema. Neanche era pensabile nel 1984 una banca dati europea, un collegamento tra procure o una collaborazione tra Paesi europei.

Già Borsellino aveva esposto in audizione la presenza, negli anni ’80, di frodi ai danni della allora Comunità economico europea, per esempio con riferimento alla sofisticazione del vino, e la sua percezione era che fosse solo “la punta dell’iceberg” di una ben più ampia situazione, come noi oggi sappiamo.

Borsellino dichiara nelle audizioni, che quelle occasioni rappresentano per i magistrati anche l’occasione di sfogarsi, di raccontare le difficoltà e di cosa ci sarebbe bisogno per poter operare. Racconta le difficoltà e la tempistica, nonché gli ostacoli, delle indagini bancarie, la necessità di un collegamento interforze, di una collaborazione con gli istituti bancari, in campo internazionale anche attraverso trattati con Paesi extra UE a partire dalla Svizzera e dell’importanza della Guardia di finanza per le indagini patrimoniali.

Oggi tutto questo, anche grazie alla caparbietà, senso del dovere e profonda abnegazione di uomini come Paolo Borsellino, è un’eredità che l’Unione europea ha raccolto e sta portando avanti grazie ad EPPO. La Procura europea fin dall’inizio della sua operatività ha instaurato rapporti di cooperazione con tutti gli organismi investigativi, supporta le Autorità nazionali nelle attività per l’aggressione ai patrimoni criminali, la condivide le informazioni e coordina le indagini in modo efficiente.

Il valore aggiunto di EPPO, secondo le parole di Laura Kövesi – Procuratore capo europeo in una intervista del 2022, è la capacità di svolgere indagini transfrontaliere senza alcun formalismo nella assistenza giudiziaria reciproca, l’utilizzo del Case Management System, strumento che garantisce un accesso immediato e diretto a tutte le informazioni, in tutti gli Stati membri partecipanti ad EPPO, fornendo la capacità di agire con tempestività e la possibilità di riunire indagini e azioni penali tra diversi Stati membri.

Per tutto questo che oggi è a nostra disposizione grazie al lavoro della Procura Europea nella sua attività per la lotta alla criminalità organizzata a partire dalle attività dei “colletti bianchi”, oggi, come tutti i giorni, non ci resta che rivolgere il nostro grazie a Paolo Borsellino.

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