Author: Giulia Pagani
Committee: Law Enforcement Agencies Committee
Date: 07/12/2024
Il caso
Risale a pochi giorni fa la notizia che si è allargata l’inchiesta della Procura Europea che ha coinvolto il personale scolastico dell’Istituto Comprensivo “Giovanni Falcone” di Palermo1
Le attività di indagine, iniziate a febbraio 2022, avevano già portato nel marzo 2023 all’emissione di provvedimenti di natura cautelare nei confronti della dirigente scolastica e del suo vice, finiti agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione e peculato a danno dell’Unione Europea2. Le indagini hanno inizialmente fatto luce su molteplici condotte criminose a carico dei due indagati, tra cui l’appropriazione indebita di pacchi alimentari e materiale tecnologico destinati agli studenti, l’indebita percezione di finanziamenti per progetti scolastici mai avviati (o avviati solo in parte) e la corruzione per aver accettato tangenti da una società, anch’essa nel mirino degli inquirenti, per la fornitura di materiale tecnologico.
Gli sviluppi investigativi hanno recentemente messo in luce un più articolato sistema di appropriazione indebita, che vede il coinvolgimento anche di insegnanti ed assistenti scolastici, per un totale di altre dieci persone coinvolte nello schema criminale. Questi ultimi avrebbero collaborato al progetto criminoso attestando falsamente la presenza loro e degli studenti stessi a progetti finanziati dal PON (Piano Operativo Nazionale) con fondi europei, attraverso l’apposizione di firme fasulle o, in altri casi, mediante la raccolta ex post delle sottoscrizioni tra gli studenti, fra l’altro percependo anche compensi per l’incarico di esperti o tutor scolastici.
L’attuazione dei nuovi provvedimenti emessi dal gip di Palermo su richiesta dei procuratori europei delegati nel capoluogo siculo ha portato al sequestro preventivo di 20.000 euro sui conti correnti degli indagati, accusati di falso, truffa e induzione indebita. In totale il danno è stato stimato aggirarsi sui 100.000 euro, ma si attendono nuove evoluzioni.
Si sottolinea che la responsabilità penale dei soggetti sarà accertata solo all’esito del giudizio con sentenza irrevocabile. Nei confronti degli stessi vige, infatti, la presunzione di innocenza che l’art. 27 della Costituzione garantisce ai cittadini fino a sentenza definitiva.
I presupposti
Ad essere colpiti dalla frode sono stati i fondi ricevuti nell’ambito del c.d. “PON Scuola” ossia quello specifico programma del MIUR inteso a creare “un sistema d’istruzione e di formazione di elevata qualità, efficace ed equo” attraverso la possibilità, per le scuole che ne facciano richiesta ed ottengano le autorizzazioni dovute, di accedere a fondi comunitari appositamente stanziati.
Ciascuno stato membro riceve i sopraddetti fondi sulla base di una specifica programmazione contenuta in un Accordo di partenariato tra la Commissione e i governi nazionali, programmazione che viene attuata attraverso i Programmi Operativi Nazionali “PON” e i Programmi Operativi Regionali “POR” e sulla cui attuazione vigila, a norma del Regolamento (UE) 2021/1060, un Comitato di Sorveglianza istituito in seno al medesimo Stato.4
Attraverso il PON Scuola, il MIUR si impegna a livello generale a rafforzare il sistema di istruzione e formazione nazionale. Nello specifico, gli obbiettivi perseguiti sono molteplici5:
· migliorare la qualità, l’inclusività, l’efficacia e l’attinenza al mercato del lavoro dei sistemi di istruzione e di formazione;
· promuovere la parità di accesso, nonché il completamento, di un’istruzione e una formazione inclusive e di qualità;
· promuovere l’apprendimento permanente.
A sostegno di tale programma l’UE ha stanziato 3 miliardi di euro per il precedente ciclo 2014-20206mentre per il nuovo sono previsti 3,8 miliardi di euro.7
Il programma infatti è di durata settennale e si avvale, per la sua realizzazione, dei Fondi Strutturali Europei (il Fondo Sociale Europeo “FSE” e il Fondo Regionale di Sviluppo Europeo “FESR”), rappresentanti il principale strumento finanziario attraverso cui l’UE attua la sua politica di coesione economica, sociale e territoriale.8
L’azione di EPPO
L’inchiesta riguardante la scuola Falcone di Palermo investe uno dei 72 casi di “appropriazione indebita” su cui la Procura Europea ha indagato nel corso del 2023.9 Da sottolineare la circostanza che questo tipo di reato non è tra i più diffusi nelle indagini di EPPO, le quali vedono tra i primi posti, sempre nel 2023, casi di sospetta frode in settori diversi dagli appalti e frodi a danno del gettito I.V.A., con cifre che si moltiplicano: 1.486 nel primo caso e 873 nel secondo, in percentuale il 33,92% e il 19,93% della totalità dei reati oggetto di inchieste, contro l’1,64% dei casi di appropriazione indebita.10 I dati anche su questo versante sono comunque in crescita rispetto ai precedenti anni di attività dell’ufficio europeo 11, ad attestare la sempre più incisiva azione della procura contro gli illeciti che ledono gli interessi finanziari della Comunità.
Nel più generale contesto delle frodi a danno dell’Unione europea, l’ultimo report annuale sulla attività della procura ha reso consapevoli dell’ampiezza del fenomeno che investe, o comunque ha la potenzialità di investire, una moltitudine di settori. Alla luce di questi dati l’attività di EPPO, mai come prima, si dimostra così necessaria. La tutela degli interessi finanziari dell’Unione si pone come obbiettivo diretto e primario ma non come unico: la portata dell’azione del nuovo organismo è di gran lunga maggiore dal momento che esso tutela, in via indiretta, una molteplicità di altri interessi specifici.
Nel caso in esame le condotte illecite degli indagati oltre ad aver determinato un danno economico all’Unione Europea, hanno privato numerosi ragazzi del fondamentale diritto all’istruzione, riconosciuto, ormai da tempo, a livello globale 12.
Appropriandosi indebitamente di fondi destinati all’istruzione, sottraendo materiale tecnologico destinato all’apprendimento, e persino pacchi alimentari dalla mensa scolastica, il primario dovere di garantire una formazione di qualità, libera, inclusiva, improntata ai valori della democrazia, della legalità, della non discriminazione e più in generale dello stato di diritto è venuto meno. Il fatto che la vicenda sotto inchiesta di EPPO sia avvenuta in una area socialmente svantaggiata, colpita da attività illecite della criminalità organizzata che alimentano forme precoci di devianza minorile e incoraggiano la dispersione scolastica, rende ancora più significativo l’intervento della nuova Procura europea, impegnata con determinazione anche su questo fronte.
Sembra quasi indispensabile ribadire che l’azione di EPPO è fondamentale e, come ricorda il Procuratore Capo europeo Laura Kövesi: “We are here to help” 13
1https://www.eppo.europa.eu/en/media/news/italy-embezzlement-eu-funds-public-school-principal-new-findings-revealed pubblicato in data 04/10/2024
4Si veda accordo di partenariato relativo all’attuale ciclo di programmazione: https://www.agenziacoesione.gov.it/lacoesione/le-politiche-di-coesione-in-italia-2014-2020/programmazione-2021-2027/accordo-di-partenariato-2021-2027/.
L’accordo è stato approvato dalla Commissione con Decisione del 15/07/2022, a seguito di ciò l’Italia avrà a disposizione 75,3 miliardi di euro tra risorse europee e cofinanziamento nazionale. Per il contenuto minimo dell’accordo si veda l’art. 11 Reg (UE) 2021/1060.
5https://pn20212027.istruzione.it/scuola-e-competenze-fse/
6https://www.mim.gov.it/pon_2014-2020
7https://pn20212027.istruzione.it/programma-nazionale/
8Art 174, co 1-2 TFUE: “Per promuovere uno sviluppo armonioso dell’insieme dell’Unione, questa sviluppa e prosegue la propria azione intesa a realizzare il rafforzamento della sua coesione economica, sociale e territoriale. In particolare l’Unione mira a ridurre il divario tra i livelli di sviluppo delle varie regioni ed il ritardo delle regioni meno favorite”.
9https://www.eppo.europa.eu/sites/default/files/2024-03/EPPO_Annual_Report_2023.pdf, pp. 19 e 64
10Ivi, p. 58
11Si considerino i report annuali di EPPO del 2022(https://www.eppo.europa.eu/sites/default/files/202302/EPPO_2022_Annual_Report_EN_WEB.pdf p. 58) e del 2021 (https://www.eppo.europa.eu/sites/default/files/2022-07/EPPO_Annual_Report_2021.pdf p. 58).
12Numerosi sono i documenti, internazionali e non, che riconoscono il diritto di istruzione e lo elevano a diritto fondamentale dell’uomo. Se ne menzionano alcuni: art 26 della Dichiarazione universale dei diritti umani “Ogni individuo ha diritto all’istruzione… L’istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali…”; art 2 del Protocollo n.1 addizionale alla CEDU “Il diritto all’istruzione non può essere rifiutato a nessuno….”; art 14 Carta di Nizza “Ogni individuo ha diritto all’istruzione e all’accesso alla formazione professionale e continua..”